COME VA LA CAMPAGNA VACCINALE IN PIEMONTE?

Abbiamo ricevuto il file della progressione vaccinale aggiornato al 2.6.2021.
Ecco i risultati.

Se da un lato si fanno grandi progressi sulle fasce più giovani della popolazione, dall’altro dobbiamo sottolineare che ci sono ancora troppe persone vulnerabili o ultra sessantenni che non hanno ancora ricevuto la prima dose.
In particolare sono ancora completamente scoperti:

  • 4.627 ultra ottantenni nella città di Torino (!),
  • 33.201 settantenni,
  • 14.534 estremamente vulnerabili,
  • 63.492 sessantenni.

Non possiamo sacrificare il principio della priorità anagrafica, che ha consentito di ridurre drasticamente i decessi.
È chiaro che stanno arrivando a scadenza molte seconde dosi che impegnano i centri vaccinali, ma sulle persone più anziane bisogna fare in modo di somministrare le prime dosi il prima possibile.

Inoltre, non va dimenticato che queste analisi vengono fatte su chi fa la preadesione. E tutti coloro che rifiutano il vaccino? Come incentivare la loro adesione?
Forse l’unico modo è rendere obbligatorio il certificato verde COVID-19 per accedere a cinema, teatri, palestre, centri aggregativi, aerei e ristoranti al chiuso.

Senza dimenticare le persone emarginate, i senzatetto e coloro che non si sono prenotati perché non hanno accesso alla tecnologia. Queste persone vanno individuate e supportate.

Infine c’è un’ulteriore e consistente contrazione dei medici vaccinatori: meno 60 in una settimana (ora sono solo 801). Entreranno presto in gioco i farmacisti, ma vanno studiate modalità più efficaci per coinvolgere maggiormente anche i Medici di Medicina Generale, integrandoli con le procedure – e gli spazi – delle Asl.

Monica Canalis

Abbiamo inviato questi dati che abbiano chiesto alla consigliera regionale Monica Casalis che è stata velocissima nel rispondere alla nostra richiesta. I numeri ci dicono che serve fare uno sforzo importante per vaccinare tutte queste persone che mancano all’appello.

Se vuoi approfondire…