Figliuolo sollecita le Regioni: “Avanti con over 60 o non ne usciamo più”. E su dosi in vacanza: “Adeguare ferie e vaccinazioni”.

18 Maggio 2021 – LA REPUBBLICA

Il commissario per l’emergenza Covid: “Per 2-3 settimane concentrarsi su queste categorie”

ROMA – Andare avanti con il piano vaccinale stabilito immunizzando quanto più possibile gli over 60 e i fragili. Altrimenti “non ne usciamo più”. L’appello (polemico) del commissario per l’emergenza Covid Paolo Figliuolo è rivolto a tutte Regioni: “Lo chiedo davvero a tutti i presidenti – dice il generale – di andare avanti con il piano: è facile farsi prendere dalla propaganda, e dire ‘apro questa categoria o un’altra’, ma se noi non mettiamo in sicurezza gli over 60, che sono quelli che hanno il 95% di probabilità di finire in ospedale, peggio ancora in intensiva e peggio ancora di morire, non ne usciamo più”.

All’indomani del via libera alle prenotazioni per gli over 40, autorizzata dallo stesso Figliuolo, il commissario dunque ammonisce i governatori. Non una retromarcia ma una nuova sottolineatura delle priorità: “In queste due settimane – dice dal Mandela Forum di Firenze, in visita all’hub vaccinale, ci dobbiamo concentrare su queste due categorie”: gli over 60 e i fragili. “C’è stato un calo vertiginoso dei ricoveri e dei decessi dando priorità alle classi vulnerabili – spiega –  Adesso abbiamo davanti 2-3 settimane in cui dobbiamo tenere la barra dritta”.

E anche il presidente del Consiglio Mario Draghi, a margine del vertice sull’Africa a Parigi, ha confermato: “La strategia è la vaccinazione che ha considerevolmente migliorato la situazione e l’osservanza delle regole, dei protocolli di distanziamento, delle mascherine e tutto quello che abbiamo imparato a fare in questo anno e mezzo con lezioni severe, tremende che speriamo di dimenticare”.

Dai territori però continuano ad arrivare notizie sull’estensione delle vaccinazioni a tutte le età: in Alto Adige, ad esempio, potranno essere vaccinate con AstraZeneca tutti i maggiorenni. L’inizio di questo “progetto pilota”, dal titolo “Open Vax Day&Night”, come lo ha definito il direttore generale dell’Azienda sanitaria Florian Zerzer, partirà il 20 maggio.

Vaccini in vacanza

Quanto all’ipotesi di fare i vaccini nei luoghi di vacanza e non nella propria regione, Figliuolo propone la sua soluzione: “È bene che chi va in vacanza regoli le proprie vacanze in funzione dell’appuntamento vaccinale”.

“Oggi – spiega il commissario – sappiamo che il vaccino Astrazeneca si può fare dalle 4 alle 12 settimane tra prima e seconda dose; con i vaccini a Rna ci sono 42 giorni. Ci sono studi recenti che dicono addirittura che dopo 90 giorni c’è il meglio della performance. Chiaramente ce lo dovranno dire gli scienziati, io dico solo quello che ho letto su questi studi”.

“Però – ha concluso – sono aperto a qualsiasi altra proposta che le Regioni vorranno farmi. Ovviamente a tutto c’è un limite: il pragmatismo, i piedi per terra. Se facciamo i voli pindarici e invenzioni, io non ci sto”. Alcuni governatori si erano detti disponibili a vaccinare i “propri” vacanzieri per non interrompere né la campagna vaccinale né le ferie dei cittadini. Restano però alcune difficoltà nella capacità dei sistemi informatici regionali usati per le prenotazioni di “dialogare” tra loro in assenza di un’anagrafe vaccinale unica.