La Regione partorisce il topolino: nessuna commissione d’inchiesta sull’emergenza coronavirus

Indagine solo conoscitiva. Le opposizioni: «Meglio di niente»

Doveva essere una vera commissione d’inchiesta. Dai e dai, a forza di dibattere si è sgonfiata diventandone un facsimile. Il Consiglio regionale ha approvato ad ampia maggioranza la mozione 328 che impegna la quarta Commissione Sanità a svolgere un’indagine conoscitiva per acquisire notizie, informazioni e documenti relativi alla gestione dell’emergenza sanitaria Covid 19.

Gruppo di lavoro 
L’attività sarà svolta da un gruppo di lavoro individuato dall’Ufficio di presidenza: il coordinamento sarà affidato a un rappresentante delle opposizioni. Il documento ha come primo firmatario il presidente del Consiglio Stefano Allasia ed è stato sottoscritto anche da Alberto Preioni (Lega), Paolo Ruzzola (Fi), Sean Sacco (M5s), Silvio Magliano (Moderati), Raffaele Gallo (Pd), Paolo Bongioanni (Fdi), Mario Giaccone (Monviso).

Gestione sotto esame
«Finito il periodo più critico dell’emergenza Covid-19, penso che sia giunto il momento di svolgere un’indagine – ha chiarito Allasia – con lo scopo di approfondire e acquisire con la massima trasparenza notizie, informazioni e documenti relativi alla gestione dell’emergenza epidemiologica sul nostro territorio regionale. Credo che sia importante fare chiarezza, per capire cosa abbia funzionato bene o male, in modo da pianificare una strategia per affrontare eventuali future emergenze».

Punti di vista
Alberto Preioni (Lega) ha sottolineato che il suo gruppo intende «svolgere tutti gli approfondimenti necessari, ora che questa fase sembra terminata: spero che questo spazio non diventi un luogo di propaganda politica». Per Raffaele Gallo (Pd) , «non abbiamo interesse a una caccia alle streghe, solo a un luogo di confronto per capire cosa non ha funzionato, per approfondirlo e migliorare la sanità piemontese». Sean Sacco (M5s) ha dichiarato che «dopo una lunga interlocuzione, arriviamo a qualcosa di concreto: non quello che ci si aspettava, ma meglio di niente». A parere di Marco Grimaldi (Luv) «siamo davanti a un’occasione persa, un commissione di inchiesta avrebbe fatto bene a tutti: spero che qualcuno spieghi il ritardo nell’esecuzione dei tamponi, che ha messo in crisi il sistema della vigilanza attiva, e cosa non ha funzionato nell’approvvigionamento del Dpi». Paolo Bongioanni (Fdi): «Mi auguro che il gruppo di lavoro operi anche nell’ottica di una riforma del sistema sanitario». Paolo Ruzzola (Fdi), nell’annunciare il voto favorevole, ha chiarito che «lo scopo principale è quello di lasciare a fine legislatura una sanità migliore di quella che abbiamo trovato».

Da LA STAMPA del 02 Luglio 2020 – Articolo di ALESSANDRO MONDO

Una risposta a “La Regione partorisce il topolino: nessuna commissione d’inchiesta sull’emergenza coronavirus”

  1. Meglio di niente? Ci sono delle volte nelle quali occorre saper dire di no questa era una di quelle. Non si tratta solo di capire cosa non ha funzionato per fare meglio la prossima volta. E ci mancherebbe pure. No qui ci sono dele persone che sono morte e che probabilmente non dovevano morire, ci sono gli anziani lasciati soli nelle RSA con il virus fuori controllo e noi facciamo un inchiesta per sapere cosa non ha funzionato? Questo potete chiederlo ai parenti o ai medici di base. Ma per favore!

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