di Alessandra Zinit – LA REPUBBLICA – 07 OTTOBRE 2021
Stadi al 75 per cento, ma nei palazzetti dello sport pubblico al 60. Green Pass obbligatorio e norme valide in zona bianca. In zona gialla capienze ridotte. Inasprite le multe per i gestori delle attività. Viene meno il distanziamento. Torna l’esame da avvocato in presenza.
Roma. Green Pass e mascherina e l’Italia torna a vivere. Al cinema, al teatro, al museo, allo stadio, anche in discoteca. Abbandonando persino quel distanziamento di un metro al quale da un anno e mezzo ci eravamo ormai abituati. È il ritorno della socialità, l’inno al divertimento, il sigillo alla movida. L’obiettivo dell’80 per cento di popolazione immunizzata è raggiunto, la riapertura delle scuole non ha portato il temuto aumento dei contagi, la curva dell’epidemia continua a scendere in un’Italia che da lunedì ( con la “promozione” della Sicilia) torna tutta in bianco.
È il momento di allentare la stretta. La trattativa tra i più prudenti e chi spinge sull’acceleratore è poco più di una formalità e il governo, all’unanimità, decide di osare. Questa volta andando ben oltre le indicazioni del comitato tecnico scientifico. «La campagna di vaccinazione ha dato risultati molto incoraggianti che ci mettono nelle condizioni di poter fare ulteriori passi in questo percorso di gradualità», spiega il ministro della Salute Speranza…
Si riparte, in sicurezza ed osservando le norme, green pass e mascherine, il decreto elimina le restrizioni. I vaccini stanno assolvendo al compito di immunizzare e salvare vite. (N.di R.)