Demenza, ci sono segnali del declino neurologico che possono manifestarsi con nove anni di anticipo

14 OTTOBRE 2022

Uno nuovo studio dell’Università di Cambridge mostra che è possibile riconoscere i segnali anticipatori del declino neurologico e intervenire prima che sia troppo tardi. Ecco cosa tenere d’occhio

Rilevare segni di demenza in un paziente quasi un decennio prima che il declino neurologico venga effettivamente diagnosticato è possibile. Lo rivela un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Università di Cambridge.

I risultati emersi offrono una nuova prospettiva e cioè che, in futuro, le persone a rischio possano essere sottoposte a screening per selezionare chi può trarre beneficio da un intervento o che si possano identificare pazienti idonei per sperimentare nuovi trattamenti. 

Finanziato dal Medical Research Council con il supporto del NIHR Cambridge Biomedical Research Center, lo studio è stato pubblicato su Alzheimer’s & Dementia: The Journal of the Alzheimer’s Association.  «Per alcune persone che sviluppano la malattia di Alzheimer, i problemi di memoria e di pensiero possono iniziare già nove anni prima di ricevere una diagnosi», ha affermato Richard Oakley, responsabile della Ricerca presso l’Alzheimer’s Society, come riporta The Guardian.

Come si è arrivati a questo risultato

Nello studio, i ricercatori hanno analizzato i dati della biobanca britannica e hanno riscontrato una compromissione in diverse aree, come la risoluzione dei problemi e il richiamo del numero, in una serie di condizioni, anni prima che i pazienti ricevessero una diagnosi ufficiale. Attualmente ci sono pochissimi trattamenti efficaci per la demenza. Gli esperti affermano che ciò è in parte dovuto al fatto che la condizione viene spesso diagnosticata solo quando compaiono i sintomi, mentre il problema di fondo potrebbe essere iniziato anni o addirittura decenni prima. Ciò significa che nel momento in cui i pazienti prendono parte agli studi clinici, la malattia può già essere troppo avanzata per alterarne il decorso. Finora, non era chiaro se fosse possibile rilevare i cambiamenti nella funzione cerebrale prima dell’inizio dei sintomi…

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