Dl Ristori bis, ecco la bozza: tasse, congedi, bonus baby sitter per le zone rosse.

1000 euro per chi ha figli alle medie e per le famiglie con disabili. Previsto anche un fondo straordinario per il Terzo settore.

In attesa che si riunisca il Consiglio dei ministri questa sera, intorno alle 23, ecco la la bozza del Decreto Ristori bis che andrà in discussione e che dovrà essere approvata. A cominciate dal rinvio degli acconti di novembre «delle imposte sui redditi e dell’Irap» per tutte le partite Iva delle zone rosse che dovranno chiudere, «indipendentemente dalla diminuzione del fatturato o dei corrispettivi»

Con il provvedimento, quindi si elimina per le categorie più colpite dalla stretta il vincolo previsto dal decreto Ristori, che rinviava da novembre ad aprile gli acconto per i soggetti Isa e forfettari con perdite almeno del 33%. La misura riguarderà tutte le attività che rientreranno nel nuovo elenco dei codici Ateco allegati al decreto e che operano nelle «aree del territorio nazionale, caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto». 

Torna il bonus baby sitter

Sono previsti inoltre congedi retribuiti al 50% e bonus babysitter da 1000 euro per aiutare le famiglie delle zone rosse, con i figli alle medie ma a casa in didattica a distanza.  Il provvedimento, al momento di 24 articoli, dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri in serata. I congedi potranno essere richiesti se non è possibile lo smart working per l’intera durata della chiusura delle scuole. Potranno richiederli anche le famiglie con disabili in caso di chiusura delle scuole o dei centri diurni, indipendentemente dall’età dei figli. 
 

Un fondo straordinario per il Terzo settore

Arriva poi un fondo straordinario per il sostegno degli enti del Terzo settore: «Al fine di far fronte alla crisi economica degli enti del Terzo settore, determinatasi in ragione delle misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, – si legge all’articolo 14 – e’ istituito, nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il “Fondo straordinario per il sostegno degli enti del Terzo settore” per interventi in favore delle organizzazioni di volontariato iscritte nei registri regionali e delle province autonome, delle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionale, regionali e delle province autonome di Trento e Bolzano, nonché delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale».

A chi andranno i contributi

La lista dei codici Ateco dovrebbe quasi raddoppiare: ai primi 53, infatti, si dovrebbe affiancare una quarantina di nuove categorie, dagli estetisti ai negozi che chiuderanno al minimo per due settimane nelle zone rosse, e che dovrebbero ricevere, stando alle prime bozze del provvedimento, un contributo a fondo perduto raddoppiato, al 200%, rispetto a quanto già ricevuto in estate con il ristoro del decreto Rilancio. Anche i bar nelle zone rosse, al momento al 150%, dovrebbero ottenere ristori del 200%, mentre chi già riceve un ristoro doppio rimarrà in quella percentuale. Il meccanismo, però, è stato affinato fino all’ultimo per cercare di mantenere il più possibile l’automatismo, che consente all’Agenzia delle Entrate rapidità nell’erogazione. Il decreto bis conterrà, come ha spiegato il premier Giuseppe Conte, «un fondo ad hoc per mettere risorse in caso di variazioni tra zone gialle, arancioni e rosse», così da evitare di dover ricorrere al decreto legge a ogni ‘cambio di fascia’ delle Regioni. Non solo, il premier ha ricordato che a tutte le nuove categorie saranno estesi anche la sospensione del versamento dei contributi per i dipendenti, il credito d’imposta al 60% per gli affitti per tre mesi (ottobre-dicembre) e la cancellazione della seconda rata dell’Imu di dicembre

Trasporto pubblico locale

Altri trecento milioni per il trasporto pubblico locale per il 2021: è lo stanziamento in arrivo con il nuovo dl Ristori secondo quanto si legge in una bozza del provvedimento. Fino a 100 milioni potranno essere anche usati – si legge -per i «servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale, destinato anche a studenti” sempre nel 2021, per fare fronte alle misure anti-covid laddove nel periodo precedente all’epidemia si sia registrato un “riempimento superiore al 50 per cento della capacità».

Zoo e Orti botanici

Altre 19 categorie ammesse ai contributi a fondo perduto tra il 100% e il 200% previsti dal decreto ristori 1: lo prevede la bozza della tabella dei codici Ateco aggiornata, che sarà allegata al decreto ristori bis. Compaiono molte delle categorie che avevano lamentato l’esclusione in questi giorni: avranno contributi al 100% i bus turistici e anche i trasporti lagunari, i fotoreporter, chi fa corsi di danza, le lavanderie industriali, i negozi di bomboniere i traduttori e anche i produttori di fuochi d’artificio. Al 200% arriveranno invece guide alpine, musei, biblioteche, monumenti e anche orti botanici e zoo. Incluse anche la ristorazione senza somministrazione, come rosticcerie e pizzerie al taglio, e gli internet point, che avranno un ristoro al 50% di quanto già avuto in estate.

Da LA STAMPA del 06 Novembre 2020