Il Diritto

Quando si approccia il mondo del diritto, per studio o per semplice curiosità, è difficile, dall’esterno, darne una definizione coerente.

Questo accade, di fatto, perché il diritto incrocia con la storia dei popoli e, sostanzialmente, con la nascita ed il declino di una civiltà: “non esiste diritto senza civiltà e non vi è civiltà senza diritto”.

Quindi non è possibile offrire al lettore una definizione di diritto escludendone il tempo, in quanto anch’esso, così come l’acqua che scorre nei fiumi, è in continuo divenire. Occorre dunque contestualizzare, nel senso che, senza muovere dalle civiltà mesopotamiche, in questo contributo proveremo ad accennare il concetto di diritto così come esso si configura in uno stato democratico quale è l’Italia repubblicana.

Date tali premesse, diritto è legge, è giurisprudenza, è dottrina. Ad esempio, per sommi capi: è legge quella che promana dal Parlamento o dai Consigli regionali, così come è legge quella contenuta nei Codici; è giurisprudenza la sentenza di un giudice; è dottrina un articolo o un libro di un giurista e, più precisamente, quell’articolo pubblicato su periodici pertinenti.

Naturalmente, alla base vi è la Costituzione che, come è noto, rappresenta, oggi, la fonte di tutto il diritto. Esistono, poi, varie tipologie di diritto: vi è il diritto privato, il diritto penale, il diritto amministrativo, il diritto romano, il diritto tributario, e così via…. Solo in prima battuta, precisiamo che è diritto privato e civile quello contenuto nel codice civile, è diritto penale quello contenuto nel codice penale, è diritto amministrativo quello, di recente, anch’esso contenuto nel Codice del processo amministrativo, anche se è vero che il diritto amministrativo puro non ha un proprio codice in quanto, in maniera sbrigativa ma non del tutto veritiera, possiamo affermare che il diritto amministrativo è un’insieme di leggi, emanate nel tempo, che hanno dato vita ad un filone del diritto pubblico che si può anche chiamare diritto amministrativo.

Vi è poi la giurisprudenza che, nella maggioranza dei casi, applica il diritto ma, in altri, in via interpretativa, amplia il contenuto del diritto esistente, con sentenze che si possono chiamare additive. La dottrina, infine, commenta e media tra il diritto e la giurisprudenza, cercando di spiegare i fenomeni giuridici che si verificano, ad esempio, a seguito della promulgazione di una legge ovvero della pubblicazione di una sentenza. Nel prossimo incontro studieremo più a fondo i cenni sovra esposti.

Nicola Enrichens