L’agenda delle restrizioni: giorno per giorno tutto quello che c’è da sapere per orientarsi tra i divieti da qui al 15 gennaio.

Da LA REPUBBLICA di Alessandra Ziniti

Ecco il vademecum per orientarsi nei prossimi giorni: scuola, trasporti, spostamenti, negozi e ristorazione. Cosa si può fare e cosa no.

L’orizzonte delle certezze è davvero molto breve: cinque giorni. Da oggi e fino a domenica 10 gennaio tutti gli italiani, in qualsiasi regione si trovino, dovranno rispettare le stesse regole. Ovunque ma diverse giorno per giorno. Un vero rompicapo in cui vi aiutiamo a orientarvi con questa guida con l’avvertenza che da lunedì si cambia ancora, questa volta regione per regione.

Ma per sapere quali saranno le nuove regole bisognerà attendere venerdì quando, in base al nuovo monitoraggio sulla situazione dei contagi dell’Istituto superiore di sanità, il ministro della Salute Speranza firmerà l’ordinanza che sancirà il cambio di zona, gialla, rossa o arancione, per ciascuna regione. E con parametri più rigorosi visto che, nell’Italia oggi tutta gialla, per retrocedere a zona arancione basterà avere un indice di contagio pari a 1 ( e non più 1,25) e per la zona rossa sarà sufficiente l’Rt a 1,25 e non più a 1,50 come oggi.

Dunque nuove restrizioni in vista che verranno poi recepite dal nuovo Dpcm che entrerà in vigore il 16 gennaio. Intanto, ecco il calendario aggiornato da qui al 15 gennaio.

Mercoledi 6 gennaio, Epifania

Spostamenti

È l’ultimo giorno delle festività natalizie, rosso in calendario e rosso di fatto in tutta Italia. Vietato muoversi dalla propria regione, dal proprio comune, da casa propria. Solo poche eccezioni tutte da giustificare con l’autocertificazione da portare sempre con sé o che verrà fornita a un eventuale controllo delle forze dell’ordine.

Come sempre, ci si può spostare per tornare alla propria residenza, domicilio o abitazione, ma anche per raggiungere il partner convivente nella casa di comune abitazione se questa si trova in un comune diverso da quello di residenza. E sempre è consentito spostarsi per lavoro o motivi di salute e necessità. Altre due eccezioni ai divieti: ci si potrà muovere, non più di due persone con eventuali minori di 14 anni o persone disabili a carico, per andare a trovare amici o familiari nella propria regione, per andare nelle seconde case, insieme con il proprio nucleo familiare e nella propria regione. E ancora, per chi abita in un centro con meno di 5.000 abitanti, è consentito spostarsi in un raggio di 30 chilometri, ma non verso un comune capoluogo. Naturalmente è consentito uscire da casa per andare nelle attività aperte, per fare attività motoria nelle vicinanze di casa o attività sportiva, da soli. Ed è sempre in vigore il coprifuoco, dalle 22 alle 5.

Bar e ristoranti

Aperti ma solo per asporto ( fino alle 22) e consegna a domicilio. Dunque si può andare al bar, prendere un caffè, ad esempio, ma si dovrà consumarlo fuori e non nelle vicinanze del locale dove è proibito sostare.

Negozi

Le regole sono quelle della zona rossa. E dunque supermercati e alimentari aperti così come i negozi che vendono beni ritenuti di prima necessità, dalle farmacie alla parafarmacie, dalle librerie alle cartolerie, dai negozi di intimo alle ferramenta, da quelli sportivi ai negozi di giocattoli alle tabaccherie. Ma è anche un giorno rosso in calendario e dunque molti degli esercizi commerciali resteranno chiusi e molti alimentari apriranno solo per la mezza giornata. Chiusi comunque i centri commerciali e chiusi parrucchieri e barbieri.

Giovedi 7 gennaio/venerdi 8 gennaio

L’Italia torna tutta in giallo per 48 ore, ma è un giallo “rafforzato” che, a differenza di quanto fin qui è stato per le regioni gialle, prevede il blocco della mobilità tra le regioni.

Spostamenti

Ci si sposta liberamente, ma solo all’interno della propria regione.  Per valicare i confini regionali bisognerà autocertificare un valido motivo: come sempre, il ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione anche per raggiungere il partner convivente nella casa di comune abitazione se questa si trova in un comune diverso da quello di residenza. Consentito spostarsi per lavoro o motivi di salute e necessità.  Coprifuoco sempre in vigore, ancora dalle 22 alle 5.

Scuole

Materne, elementari e medie

Tutti in classe i più piccoli. Finite le vacanze natalizie confermato il rientro con lezioni in presenza per l’infanzia, le elementari e le medie. Ovunque tranne che in Campania dove il governatore Vincenzo De Luca ha disposto un ulteriore rinvio: materne e le prime due classi delle elementari torneranno a scuola lunedì 11, le altre classi delle elementari dovranno aspettare il 18 mentre per le medie e le superiori lo slittamento in Campania è al 25. Ma nelle ultime ore anche Calabria e Puglia hanno deciso di rinviare il ritorno in classe dei più piccoli

Licei e istituti superiori

Ancora rimandato ovunque il ritorno alle lezioni in presenza. I ragazzi più grandi riprenderanno le lezioni con la didattica a distanza. Solo l’Alto Adige ha deciso riaprire le classi ai ragazzi delle superiori con una percentuale variabile dal 50 al 75 per centi

Bar e ristoranti

Con tutta Italia in regime di zona gialla, bar e ristoranti, gelaterie, pasticcerie possono riaprire, ma fino alle 18, orario dal quale tornerà ad essere consentito solo l’asporto ( fino alle 22) e la consegna a domicilio. Ma molti hanno già fatto sapere che resteranno comunque chiusi. I rappresentanti di categoria hanno spiegato che per la maggior parte delle attività è antieconomico riaprire per sole 48 ore visto che poi già da sabato 9 gennaio dovranno tornare a chiudere.

Negozi

Tutti aperti senza alcuna distinzione fino alle 20 (l’apertura allungata alle 21 era prevista solo per le festività natalizie). Aperti anche i centri commerciali. Alimentari e non, attività di ogni genere osserveranno i normali orari previsti dai comuni in cui si trovano.

Palestre, musei, cinema, teatri

Ancora tutto chiuso, come per altro era già prima dell’entrata in vigore delle restrizioni per il periodo natalizio. E la previsione è che rimarranno chiusi almeno per tutto il mese di gennaio.

Da lunedì 11 a venerdi 15 gennaio

Ancora nessuna certezza se non che si tornerà alla divisione dell’Italia in zone, gialla, arancione e rossa per il momento e che dunque i cittadini dovranno rispettare le regole a seconda del colore della regione in cui si trovano. Colore che verrà deciso solo venerdì 8 sulla scorta dei dati dell’ultimo monitoraggio della situazione epidemiologica. Alcune cose però si sanno già. Eccole.

Spostamenti

A prescindere dal colore della regione in cui ci si trova resteranno vietati gli spostamenti da una regione all’altra se non con le eccezioni già note. Per il resto chi si troverà in una regione rossa dovrà autocertificare qualsiasi spostamento non necessario, chi in zona arancione potrà muoversi, ma solo all’interno della propria regione, come anche chi è in zona gialla.

Il governo ha precisato che nelle regioni che si troveranno in zona rossa la deroga agli spostamenti per due persone per andare a trovare amici o familiari è limitata agli spostamenti all’interno del proprio comune e non più nella regione come è stato durante le festività natalizie.

Scuole Materne, elementari, medie

Si va avanti con le lezioni in presenza. In Campania tornano in classe gli alunni della scuola dell’infanzia e quelli di prima e seconda elementare. In Puglia e Calabria si torna in classe il 15.

Licei e istituti superiori

Lunedì 11 al momento è la data prevista per il rientro in classe, al 50 per cento, degli alunni delle superiori nelle regioni gialle. Ancora da decidere il destino delle scuole in regioni arancioni. Quelle che dovessero trovarsi in zona rossa in quella data, invece, dovranno sicuramente continuare con la didattica a distanza. E in Dad dovrebbero rimanere anche gli alunni delle superiori di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Marche (il cui rientro è previsto solo l’1 febbraio), Sardegna ( dovrebbero rientrare il 15) e superiori e medie della Campania (rinvio al 25).Anche in Piemonte rientro rinviato al 18 gennaio. Il governo però ha chiesto ai governatori che hanno emesso già i provvedimenti in questione di uniformarsi alle scelte nazionali, dunque non c’è ancora alcuna certezza.

Bar e ristoranti

L’unica certezza è che, chi sarà aperto, dovrà osservare l’orario fino alle 18, ma per sapere se nella propria regione sarà possibile andare al bar o a pranzo fuori bisognerà attendere venerdì la nuova mappa a colori dell’Italia. Chi è in zona gialla avrà bar e ristoranti aperti, mentre in zona arancione e rossa si potrà contare solo sull’asporto (fino alle 22) e sul domicilio.

Negozi

Anche qui bisognerà attendere il monitoraggio di venerdì. Negozi regolarmente aperti solo in zona gialla e arancione mentre chi sarà in zona rossa potrà usufruire solo di alimentari, supermercati e negozi di genersi di prima necessità ma anche di parrucchieri e barbieri.