Mattarella: “Sfide drammatiche incombono sull’Ue, serve fiducia reciproca”. Sui migranti: “Rispettare i diritti umani”

11 Novembre 2022 – lastampa.it

Il presidente della Repubblica a Maastricht in occasione dei trent’anni della firma del Trattato

MAASTRICHT. «Sfide drammatiche incombono sull’Ue, serve fiducia reciproca». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Maastricth in occasione dei trent’anni della firma del Trattato. Il capo dello Stato, dopo la breve visita dell’House of Government e alla mostra dedicata all’Unione Europea, sta parlando alla presenza di ospiti invitati dalle autorità del Limburgo e da Studio Europa Maastricht. 

«Ci è richiesto un salto qualità, scelte coraggiose e lungimiranti – dice il capo dello Stato -. Evaderle vorrebbe dire rassegnarci all’irrilevanza». Occorrono coraggio e determinazione, «tutto si può smontare e lo ha dimostrato la Brexit – prosegue Mattarella – ma davvero vogliamo proporre ai popoli un passato che non c’è più?».

Anche sul tema dei migranti «non possiamo accontentarci di soluzioni occasionali. Servono «scelte condivise dell’Unione europea», ha ribadito il presidente. Intese che «rispettino i diritti umani». Perché «l’Unione europea è una comunità di valori, senza valori perderebbe il suo senso». La risposta alla stessa sfida migratoria «avrà successo soltanto se sorretta dai criteri di solidarietà all’interno dell’UE e di coesione nella risposta esterna e da una politica lungimirante nei confronti della regione africana». Per Mattarella «a parte i profili etici è bene tener presente che tra pochi decenni il rapporto di popolazione tra Africa e Unione Europea sarà di quattro a uno e i paesi di quel Continente, dotati di una grande quantità di materie prime di immenso valore, una volta sviluppata un’adeguata capacità organizzativa, rivestiranno peso e influenza nella comunità internazionale». Dunque, «non è improprio pensare che il loro atteggiamento nei confronti dell’Unione sarà corrispondente al grado di solidarietà che oggi viene riservata a loro e ai loro migranti». Di conseguenza, «mentre intensifichiamo il dialogo con i Paesi terzi di origine e transito dei migranti, dobbiamo lavorare affinché i principi di coordinamento e di responsabilità condivisa tra Stati Membri guidino la risposta comune a un fenomeno determinante per le nostre stesse prospettive di crescita». E per Mattarella «tutto questo sollecita ancor di più l’intera comunità internazionale e per quanto ci riguarda da vicino l’Unione a raggiungere intese efficaci e rispettose dei diritti di ciascuno». Solo così «si progetta un futuro condiviso»…

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