Rsa. Irregolarità nel 20% delle 536 strutture ispezionate dai Nas. Scoperti anche 42 operatori non vaccinati.

Lunedì 10 GENNNAIO 2022 – quqtidianosanita.it

Nel corso delle Festività appena trascorse, i Carabinieri NAS hanno intensificato le verifiche presso le strutture ricettive dedicate all’ospitalità di persone anziane, quali le residenze assistenziali assistite (R.S.A.) e le case di riposo (n.di r.)

Ascolta l’articolo

Nel corso delle verifiche durante le feste sono state individuate 107 strutture irregolari, tra RSA, case di riposo, comunità alloggio e case famiglia, pari al 20%, sanzionando 52 persone per violazioni penali e 87 per illeciti amministrativi, per complessivi 80 mila euro, riconducibili a carenze igieniche e strutturali, presenza di un numero superiore di anziani rispetto alla capienza autorizzata, inosservanza delle misure anti-COVID, presenza di personale non qualificato e privo della prevista vaccinazione.

Nel corso delle Festività appena trascorse, i Carabinieri NAS hanno intensificato le verifiche presso le strutture ricettive dedicate all’ospitalità di persone anziane, quali le residenze assistenziali assistite (R.S.A.) e le case di riposo.

Nel corso della campagna di controllo, che ha interessato da Nord a Sud l’intero territorio nazionale, predisposta d’intesa con il Ministero della Salute, sono state ispezionate 536 attività socio-sanitarie ed assistenziali, con particolare attenzione nei giorni festivi di Natale, Capodanno ed Epifania, anche in periodi serali e notturni durante i quali si possono riscontrare riduzioni del numero di operatori dovute alla fruizione di ferie e riposi lavorativi.

Tale elemento può determinare una riduzione del livello di erogazione dei servizi e situazioni di abbandono, le cui conseguenze per gli anziani ospiti possono accentuarsi in relazione all’emergenza sanitaria connessa con il COVID-19.

Nel corso delle verifiche sono state individuate 107 strutture irregolari, tra RSA, case di riposo, comunità alloggio e case famiglia, pari al 20%, sanzionando 52 persone per violazioni penali e 87 per illeciti amministrativi, per complessivi 80 mila euro, riconducibili a carenze igieniche e strutturali, presenza di un numero superiore di anziani rispetto alla capienza autorizzata, inosservanza delle misure anti-COVID, presenza di personale non qualificato e privo della prevista vaccinazione.

Proprio in relazione alla tutela degli ospiti dal possibile contagio, i NAS hanno contestato 42 violazioni dovute al mancato possesso del green pass e della vaccinazione da parte dei dipendenti delle strutture ricettive, sia personale medico che infermieristico e assistenziale, alle quali si aggiungono ulteriori 16 sanzioni per mancato uso di dispositivi medici protettivi, assenza di cartellonistica informativa e omessa valutazione del rischio epidemiologico da COVID-19.

È stata, inoltre, disposta la chiusura di 3 strutture ricettive, risultate abusive o deficitarie in materia sanitaria e assistenziale, determinando l’immediato trasferimento degli anziani presenti presso le famiglie di origine o altre strutture idonee presenti nel territorio.

Interventi più significativi:
Nas Palermo
Deferiti 3 dirigenti apicali di una cooperativa gerente una comunità alloggio per anziani di Termini Imerese (PA) poiché responsabili di aver ospitato anziani, anche non autosufficienti, in una struttura priva dei requisiti minimi funzionali-organizzativi (camere con metratura inferiore agli standard stabiliti, disponibilità di letti inferiore al numero degli ospiti, carenze igieniche e mancanza di adeguata assistenza medico-infermieristica e presenza/reperibilità di personale sanitario nell’arco delle 24 ore). La struttura è stata sequestrata ed i 9 ospiti sono stati trasferiti presso i familiari e/o altre idonee strutture.

Il medesimo Nucleo A.S., nel comune di Palermo, a conclusione di ispezioni igienico-sanitarie svolte presso due distinte case di riposo per anziani, ha denunciato i rispettivi legali responsabili per non aver applicato adeguate misure di prevenzione per il contenimento della diffusione del Covid- 19 ed omesso di comunicare le generalità delle persone alloggiate.

link all'articolo
Leggi Tutto l’articolo dal Sito originale