Ville e lusso con le truffe agli anziani

Nei guai una famiglia sinti di padre, madre e due figli, di cui uno ex calciatore professionista nelle serie minori: sequestrati beni per 2 milioni

TORINO. Con il bottino delle truffe agli anziani avevano acquistato ville di lusso dotate di ogni confort e di arredi in oro. Un patrimonio mobiliare e immobiliare di circa due milioni di euro sequestrato dagli investigatori della divisione anticrimine ad una famiglia di etnia sinti residente nell’hinterland torinese. Nell’inchiesta, nata su input della squadra mobile, sono indagati il capofamiglia 60enne e altre tre persone. Tutti veterani della truffa, con alle spalle precedenti penali per reati contro il patrimonio: nomi noti dei raggiri ai danni degli anziani. C’è T.B, 60 anni, già agli arresti domiciliari per una condanna del Tribunale di Milano per nove episodi di furti commessi nel capoluogo lombardo, alcuni con la complicità di moglie e genero.

C’è F.B., uno dei figli, ai domiciliari con l’accusa di essere stato complice in alcuni furti in Friuli. È c’è D.B., un altro figlio, con un passato da calciatore professionista nelle serie minori che, dopo la carriera sportiva, ha proseguito sulle orme del resto della famiglia e nel 2017 ha patteggiato una pena per ricettazioni di oro e metalli preziosi. Tra marzo 2016 e gennaio 2017 avrebbe venduto ad un’organizzazione dedita alla ricettazione circa 30 chilogrammi di oro di provenienza illecita per un valore di circa 900 mila euro. 

Falsi tecnici del gas
Il loro modus operandi? Per convincere le vittime ad aprire le porte dei loro appartamenti, i truffati si spacciavano per impiegati di gestori di energia o per pubblici ufficiali e, una volta entrati in casa, arraffavano gioielli e denaro. Tra il patrimonio sequestrato dalla divisione anti crimine della polizia ci sono ville a Nichelino, Cambiano e Asti.