2.613 giovani volontari per insegnare internet: ecco il bando

04 Agosto 2022 – la stampa.it

Da oggi si possono presentare le domande per il Servizio civile digitale. Iscrizioni aperte fino al 30 settembre. Come partecipare, cosa faranno i volontari

Facilitare l’uso dei servizi della pubblica amministrazione online, creare un’identità digitale, gestire le email o insegnare a prenotare una visita medica online. Sono alcuni dei compiti dei volontari del servizio civile digitale, i ‘facilitatori’ oggetto del bando pubblicato oggi e rivolto ai giovani tra i 18 e i 28 anni. I partecipanti, fa sapere il ministero dell’Innovazione, avranno diritto a un assegno mensile e per tutti è previsto un percorso di certificazione delle competenze acquisite. Il rimborso spese sarà pari a quello del Servizio civile universali, circa 450 euro mensili.

Come partecipare al bando

I giovani operatori volontari dovranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on line all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it. La domanda si potrà presentare dopo aver fatto accesso al sito tramite identità digitale Spid.Le domande di partecipazione devono essere presentate entro e non oltre le ore 14.00 del 30 settembre 2022. Saranno selezionati 2.610 ragazzi tra quelli che faranno richiesta.

Cosa faranno i facilitatori digitali

Il compito dei facilitatori digitali, spiega il ministero, “è rendere i cittadini competenti e autonomi nell’utilizzo di internet e dei servizi digitali, abilitando un uso consapevole della rete”. I 2.610 volontari selezionati saranno impegnati in diverse attività di supporto, spiega ancora il Mitd:

  • faciliteranno l’utilizzo dei servizi pubblici online, per esempio la creazione di un’ identità digitale, la prenotazione di visite mediche, l’iscrizione ad un istituto scolastico o ad un corso online;
  • forniranno un sostegno nell’utilizzo dei servizi digitali offerti da privati, come la gestione di un profilo su un social network o su un portale per la ricerca di opportunità lavorative;
  • avvicineranno i cittadini all’utilizzo di smartphone, pc, software per l’elaborazione dei testi o la gestione della posta elettronica, oltre che sensibilizzare i cittadini sulla sicurezza informatica, illustrando i migliori comportamenti per proteggere la privacy e i propri dati.
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