A due anni operata al cuore con un’attrezzatura miniaturizzata, a Torino il primo intervento in Italia

07 Gennaio 2023 – lastampa.it

La piccola era affetta da sindrome del Qt Lungo, gli specialisti del Regina Margherita hanno effettuato un intervento mini invasivo di denervazione cardiaca

È stata la più piccola paziente salvata per la prima volta in Italia con un nuovo intervento mininvasivo di denervazione cardiaca all’ospedale Regina Margherita di Torino. Si tratta di una bimba di 2 anni e mezzo colpita da una gravissima e rara malattia che può portare alla morte cardiaca improvvisa per fibrillazione ventricolare. La paziente è stata segnalata ai clinici dalla massima autorità mondiale nel campo di questa patologia, il professor Peter J. Schwartz, dato che quello della Città della Salute di Torino è l’unico Centro italiano e uno dei pochissimi al mondo in grado di eseguire questo tipo di intervento per pazienti affetti da malattie aritmogene, sia nei pazienti adulti che in quelli pediatrici: inclusi bimbi assai piccoli come questa appena trattata.

La malattia
La sindrome del Qt Lungo è una patologia genetica che colpisce il cuore di un bambino ogni 2 mila nati e che può portare improvvisamente alla morte in culla: la causa è dovuta ad un difetto genetico, cioè ad una mutazione nel Dna delle cellule che causa un malfunzionamento delle stesse e può sfociare in una tempesta elettrica che alla fine fa arrestare il cuore.

Exit strategy
Per ridurre drasticamente questo rischio la piccola è stata sottoposta a un intervento di “denervazione cardiaca simpatica in minitoracoscopia”, una tecnica chirurgica che permette di praticare interventi complessi attraverso 3 piccoli accessi lateralmente al torace del paziente, con la conseguenza di una ripresa rapidissima ed una dimissione precoce dall’ospedale.

Le difficoltà dell’intervento
La difficoltà della procedura nei bambini così piccoli, in questo caso la più piccola trattata in Italia, è però nelle ridottissime dimensioni del torace, con conseguente esiguità dello spazio a disposizione per le manovre interne con gli strumenti chirurgici: questo ostacolo è stato superato grazie all’attrezzatura chirurgica, donata da Fondazione Forma Onlus, che essendo miniaturizzata ha permesso agevolmente di raggiungere con esattezza il bersaglio e di operare più facilmente con precisione e tranquillità sulla bimba: durante tutto l’intervento è stata fatta respirare con un solo polmone…

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