Coronavirus: ok al Dl, Pasqua tutta Italia in zona rossa

di Michele Bocci da LA REPUBBLICA del 12 marzo 2021

Pasqua in rosso

Dal 15 marzo al 6 aprile scompaiono le zone gialle e si va in rosso con un’incidenza settimanale superiore a 250 casi per 100mila abitanti. Nuove regole per gli spostamenti, solo due persone potranno fare visita ai parenti in zona arancione e durante le feste. Verso ok ai congedi parentali.

Via libera dal Cdm al decreto legge con le nuove misure anti-Covid: da lunedì 15 marzo fino al 6 aprile le regioni che avranno un numero settimanale di casi superiore a 250 ogni 100.000 abitanti passeranno automaticamente in zona rossa.

E tutta Italia sarà in zona rossa a Pasqua e Pasquetta, per la precisione dal 3 al 5 aprile compresi. L’orientamento del governo alla zona rossa per la Pasqua era già emerso in precedenza come ipotesi ed è stato confermato durante la riunione tra esecutivo, Regioni ed enti locali.

Ecco le nuove regole anche riguardo agli spostamenti

Scompare la zona gialla

Dal 15 marzo al 2 aprile, e il 6 aprile, le Regioni che hanno dati da zona gialla saranno comunque “messe” in zona arancione. La regola quindi per ora non vale per la Sardegna che è bianca. Sono comunque poche le Regioni in giallo in base all’andamento dell’epidemia come rilevato dal monitoraggio della Cabina di regia. Giusto un paio. Le altre hanno un Rt o un rischio che le spostano in arancione.

In rosso per l’incidenza

Dal 15 marzo al 6 aprile si va in zona rossa, sempre in base a un’ordinanza del ministero alla Salute, anche se “l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi è superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti, sulla base dei dati validati dell’ultimo monitoraggio disponibile”. Significa che saranno utilizzati i numeri della settimana precedente, dal lunedì alla domenica. Questa novità partirà da subito ed è stata richiesta ormai più volte dai tecnici. Sia la Cabina di regia venerdì scorso che il Cts questa settimana avevano sottolineato che visti i numeri molto alti dei contagi e anche per il rischio varianti, è necessario introdurre un nuovo criterio per il rosso.

Zona rossa, ecco cosa si può fare e cosa è vietato

Le Regioni possono chiudere certe zone

Sempre dal 15 marzo al 6 aprile 2021 i presidenti di Regioni e Province autonome possono istituire zone rosse o anche misure più restrittive (come il lockdown) “nelle Province in cui l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi è superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti” oppure “nelle aree in cui la circolazione di varianti di SARS-CoV-2 determina alto rischio di diffusività o induce malattia grave”. Si tratta di una possibilità che già esisteva ed è stata sfruttata tra l’altro da Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Piemonte.

Gli spostamenti

Sempre dal 15 marzo al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile 2021, nelle Regioni in zona arancione è consentito, in ambito comunale, “lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22”. Il limite massimo però è di due persone oltre a quelle conviventi. I minori di 14 anni non si contano, e quindi possono aggiungersi ad esempio ai genitori che visitano i nonni, così come i disabili o non autosufficienti conviventi. Questi spostamenti non sono consentiti in zona rossa.

Pasqua in rosso

Il  3, 4 e 5 aprile 2021, sull’intero territorio nazionale, salvo le aree in zona bianca, si applicano le regole della zona rossa. All’interno delle regioni ci si può spostare rispettando le regole appena esposte per le zone arancioni. Si tratta di una deroga alla regola generale delle zone rosse motivata dalle festività.

La nuova impostazione è stata approvata dal presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini che ha espresso un “giudizio positivo” sul decreto legge, “anche perché permette a noi presidenti di prendere misure provinciali”. Secondo alcune fonti presenti all’incontro con l’esecutivo, il governatore dell’Emilia Romagna avrebbe aggiunto che “il virus si sta espandendo, misure restrittive oggi, per salvare l’estate. Prima le facciamo meglio è. Occorrono massima cautela e prudenza”.

Sempre durante l’incontro il ministro della Salute Roberto Speranza parlando dei vaccini ha spiegato anche “negli ultimi due giorni abbiamo somministrato circa 200mila dosi ogni 24 ore” e  “in Italia tutti i vaccini utilizzati sono efficaci e sicuri: il vaccino è l’arma fondamentale che abbiamo per superare questa fase”.

Verso ok ai congedi parentali

Il Consiglio dei ministri ha inoltre dato il via libera all’anticipo dei congedi parentali, in relazione alle nuove chiusure determinate dalla stretta Covid e dall’aumento delle zone rosse.  La proposta è stata avanzata dal ministro della Famiglia Elena Bonetti, sostenuta dal ministro agli Affari regionali Mariastella Gelmini.