Cosa sono i “sistemi complessi” che sono valsi a Giorgio Parisi il Nobel per la fisica 2021

wired.it – di Sandro Iannaccone – 5 OCT, 2021

Dopo 37 anni il massimo riconoscimento scientifico torna in Italia. Il fisico romano si è concentrato sullo studio dei vetri di spin.

“Non succede, ma se succede…”. Ed è successo: il premio Nobel per la fisica 2021, dopo le anticipazioni di Clarivate Analytics, è andato per metà all’italiano Giorgio Parisi, di Sapienza Università di Roma, per “la scoperta delle interazioni di disordine e fluttuazione nei sistemi fisici dalle scale atomiche a quelle planetarie”, tornando in Italia dopo 37 anni (l’ultimo Nobel per la fisica completamente italiano era Carlo Rubbia, cui fu assegnato nel 1984). L’altra metà del premio è stata assegnata congiuntamente ai colleghi Syukuro Manabe, della Princeton University statunitense, e Klaus Hasselmann, del Max Planck Institute for Meteorology di Amburgo, in Germania, “per la modellizzazione fisica del clima terrestre, che ne quantifica la variabilità e predice in modo affidabile il riscaldamento globale”.

Così la Royal Swedish Academy of Sciences ha deciso quest’anno di premiare gli studi dei cosiddetti sistemi fisici complessi, quelli caratterizzati, per spiegarlo il più semplicemente possibile, da casualità disordine, la cui comprensione – come suggerisce il nome – è piuttosto difficile: “Il premio di quest’anno”, spiegano dall’accademia svedese, “riconosce i nuovi metodi sviluppati per descrivere [i sistemi complessi, ndr] e per prevederne il comportamento a lungo termine”. Mettiamo per un attimo da parte l’entusiasmo e cerchiamo di capire meglio cosa vuol dire…

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