La mappa dell’inquinamento a Torino: 100 siti contaminati.

RAPHAËL ZANOTTI pubbllicato il 07 Giugno 2021 su LA STAMPA

L’inchiesta de La Stampa “Piemonte Inquinato”: nei prossimi giorni sul sito i video-reportage. Finora la Regione ha stanziato 6,8 milioni per le bonifiche ma ne servirebbero almeno cento.

Un sito inquinato non lo vedi. Non c’è un cartello che lo indica. Non è un’area recintata. E in ogni caso non sapresti nemmeno bene cosa è inquinato in quell’area: il suolo? Il sottosuolo? Le falde acquifere? Però nella città di Torino sono attualmente censiti 124 siti contaminati. Di questi, 21 sono conclusi. Significa che sono stati bonificati negli anni e non rappresentano più un rischio.

Gli altri 103, invece, sono ancora attivi. Sono molti, praticamente uno su cinque in Piemonte si concentra all’interno del capoluogo. Questo significa che, verosimilmente, anche se non lo sapete, potreste essere vicino a un sito inquinato. Può essere una vecchia fabbrica in disuso, un distributore di benzina dove è avvenuto uno sversamento, oppure una falda acquifera contaminata da qualche agente chimico.

Questi siti sono conosciuti. E ora grazie agli opendata messi a disposizione da dati.piemonte.it e dal progetto Piemonte Inquinato de La Stampa è anche possibile visualizzarli su una mappa.

Per legge dovrebbe essere chi ha inquinato a bonificare il sito. Ma a volte questo non avviene. Oppure non è possibile identificare un responsabile. E allora ci si trova di fronte ai cosiddetti “siti orfani” di cui si deve fare carico la collettività. La Regione Piemonte ha stanziato 6,8 milioni di euro per la loro bonifica, ma ce ne vorrebbero 100. Per cui la Regione sta effettuando un monitoraggio per individuare le priorità.