La situazione della pandemia si aggrava sempre più.

La situazione della pandemia si aggrava sempre più e il Piemonte che è zona rossa versa in una situazione assai grave con gli ospedali che a stento reggono i nuovi ricoveri che si rendono necessari. Ormai molti ospedali, almeno 16, sono stati riconvertiti​ per il Covid-19 e le rianimazioni​ sono quasi sature.

In questi giorni, dopo aver smantellato il reparto predisposto per il #Covid-19 alle OGR, si sta allestendo una struttura​ al padiglione del Valentino!
La confusione regna sovrana, è pur vero che la virulenza del virus si sta manifestando in modo assai forte ma è altrettanto vero che si sapeva che sarebbe arrivata la seconda ondata, e tutti ci dicono che la seconda storicamente è più grave ed aggressiva​ della prima e se è​ vero davvero non si comprende perché non si è fatto tutto quello che si poteva umanamente fare.

Il Covid è tornato ad aggredire le RSA, dove sono ricoverati le persone più fragili ed indifese dalle aggressioni dei virus, ad oggi, dati della regione assessorato sanità, dal 2 ottobre al 10 novembre, sono 5449 i positivi al Covid-19. Come tutto questo sia potuto accadere dopo il disastro della primavera è difficile non dico da capire ma sicuramente da accettare.

Esiste poi una fascia di persone , non ricoverate ma con pluripatologie o anche no che sono a casa, molte volte sole e quasi sempre anziani, qui c’è il grande pericolo del diffondersi ulteriore della pandemia.

La medicina territoriale, affidata essenzialmente ai medici di base stenta a tenere tutto sotto controllo questo mondo di persone fragili, e c’è il rischio reale​ che molti, moltissimi, siano lasciati soli con se stessi, le proprie paure.

La medicina territoriale come da noi intesa, come rete di protezione diffusa sul territorio fatta di servizi pubblici socio-sanitari, no-profit, volontariato esiste in poche realtà. Questa rete poteva/doveva essere affidata ai Distretti sanitari ma così non sta succedendo.

Per intanto la cosa che possiamo fare è di seguire scrupolosamente le norme di sicurezza personale per difenderci dalla diffusione del virus sapendo che proteggendo ognuno di noi proteggiamo tutti quanti.

In questa momento difficile come spi-cgil abbiamo deciso di tenere aperte le nostre sedi come punto di riferimento per gli anziani, e non solo, osserviamo​ tutte le norme di sicurezza e i nostri volontari prestano la loro impagabile opera per i servizi essenziali che siamo in grado di offrire, numeri utili, informazioni, servizi di CAF e previdenziali.​

La nostra sede dello #spicgilsansalvario Via Campana 1bis​ è aperta dal lunedì al venerdì​
dalle ore 9 alle ore 12 il nostro telefono è 011 6508584.​
Le nostre mail :​
♦️ salvariospicgil@gmail.com​ ;
♦️ spito08@cgiltorino.it .

Stiamo predisponendo un servizio di vicinanza a diverse decine di nostri associati per fornire informazioni o semplice compagnia con il supporto del telefono.​

Sulla pagina facebook: Spi-Cgil Torino Lega 8 pensionati San Salvario aggiorneremo quotidianamente sui fatti di attualità.​
Sulla Bacheca di senonsainonsei ci saranno approfondimenti e sono già presenti diverse sezioni tematiche: Letteratura, cucina, salute…..
Entrambe queste informazioni le potete trovare sul web ai rispettivi​ indirizzi su elencati/evidenziati.