“Pane e libertà”, il 1 maggio Rai1 trasmette il film sul sindacalista cerignolano Giuseppe Di Vittorio

Venerdì 1 maggio 2020 alle ore 21,25 su Rai1 verrà trasmesso la miniserie “Pane e libertà“, un film che racconta la vita del sindacalista di Cerignola Giuseppe Di Vittorio, impegnato fino alla morte a lottare per l’unità dei lavoratori.

La figura del sindacalista è stata interpretata magistralmente dall’attore Pierfrancesco Favino. Le musiche sono del grande Ennio Morricone.

Il film del regista Alberto Negrin con Pierfrancesco Favino, Raffaella Rea, Giuseppe Zeno, Anna Ferruzzo e Federica de Cola racconta la vita di Di Vittorio, uno dei personaggi più importanti della nostra terra.

Giuseppe Di Vittorio, considerato padre del sindacalismo italiano e della CGIL, fu antifascista e, soprattutto, un grande padre costituente.

Di Vittorio è stato un grandissimo politico, considerato fra gli esponenti più autorevoli del sindacato italiano del secondo dopoguerra; un uomo pronto a combattere contro qualsiasi forma di ingiustizia per difendere i lavoratori più umili.

Nato a Cerignola, morì il 3 novembre 1957 a Lecco. A differenza di molti altri sindacalisti del suo tempo non aveva origine operaie, era un bracciante nato in una famiglia di braccianti della Capitanata.

Ci troviamo nella Capitanata di fine ‘800. Dopo la morte del padre, il piccolo Giuseppe Di Vittorio si ritrova a lavorare come spaventacorvi nelle campagne di Cerignola, in provincia di Foggia, per sostenere i bisogni della famiglia.

Per quanto riguarda le ambientazioni del film sono state rilevate alcune inesattezze storiche, dovute sicuramente alla necessità di caratterizzare in tempi stretti vicende lunghe e complesse.

In particolare, la pellicola è stata girata nel Barese e non in Capitanata e più precisamente a Cerignola, il paese natale di Di Vittorio.

Pane e Libertà”, è stato finanziato dalla Regione Puglia con Fondi regionali e del Ministero dello Sviluppo Economico grazie ad un Accordo di Programma Quadro “Sensi contemporanei” risalente al 2004, e con il sostegno dell’Apulia Film Commission.