Pensioni: diario di una trattativa.

di Paolo Andruccioli – 21/01/2022 – collettiva.it

Dopo l’avvio del cantiere pensioni del 12 gennaio scorso, oggi è stato dato il via alla serie d’incontri tecnici che dovranno definire l’impianto della riforma che sostituirà la legge Fornero. Al centro della riunione di oggi le proposte sulle pensioni dei giovani e delle donne. I prossimi appuntamenti sono stati fissati per il 27 gennaio e il 3 febbraio. L’appuntamento per la prima verifica politica con il ministro Orlando e i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil è confermato per il 7 febbraio .

Pensioni dei giovani e delle donne, flessibilità in uscita e previdenza complementare. Il governo Draghi conferma i temi al centro dei round tecnici che si succederanno in tempi strettissimi per mettere a punto la riforma. Il primo appuntamento c’è stato oggi (20 gennaio) nella sede del Ministero del Lavoro, in via Veneto. Il nuovo tavolo tra governo e sindacati sulle proposte sulla pensione di garanzia per i giovani è stato fissato per il 27 gennaio prossimo. La decisione è stata presa al termine dell’incontro tecnico con i segretari confederali di Cgil Cisl e Uil e i responsabili previdenza delle tre confederazioni a confronto con la squadra governativa (Ministero del Lavoro, Ministero dell’Economia, Palazzo Chigi ed altri consulenti).

Alla luce delle proposte dei sindacati in un secondo momento la parola passerà al governo, mentre nella riunione di oggi Cgil, Cisl e Uil hanno ribadito intanto le proposte unitarie sui giovani e le donne. Al centro dell’incontro del 27 gennaio, oltre alle proposte sulla pensione di garanzia dei giovani ci sarà anche la previdenza complementare mentre il tema della flessibilità di accesso alla pensione sarà al centro del tavolo del 3 febbraio prossimo.

“Per noi è significativo avere avviato i tavoli tecnici sulla previdenza partendo dal futuro previdenziale dei giovani, cioè di coloro che, con l’attuale sistema, rischiano di andare in pensione dopo i 70 anni e con un assegno molto basso”.  Lo ha detto il segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli al termine dell’incontro. “Noi abbiamo presentato al governo le proposte sindacali che tendono a mettere un freno alla crescita costante dell’età di pensionamento e a garantire a chi svolge un’attività lavorativa discontinua o con basse retribuzioni di poter comunque maturare una pensione dignitosa, quella che noi chiamiamo una pensione contributiva di garanzia”, spiega il dirigente sindacale. “Il governo – aggiunge il dirigente Cgil – si è riservato di approfondire e valutare le nostre proposte, e ci auguriamo di ricevere nel prosieguo del confronto risposte adeguate ai problemi che abbiamo posto”. In particolare la Cgil, così come Cisl e Uil, presenterà nelle prossime ore un documento articolato sulla pensione di garanzia.

La prima verifica politica con il ministro del Lavoro Andrea Orlando e i tre segretari generali di Cgil, Cisl, Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri è confermato per il 7 febbraio. 

In apertura della riunione di oggi, Elisabetta Cesqui, capo di Gabinetto del Ministero del Lavoro, ha rifatto il punto sulle questioni da affrontare per disegnare un nuovo modello di sistema previdenziale. Tra i punti cardine il Governo accoglie l’idea dei sindacati confederali di pensare al futuro dei giovani che oggi svolgono lavori precari e discontinui. Si tratta ora di definire – anche dal punto di vista tecnico – la formula più adatta per una pensione contributiva di garanzia. Nello stesso tempo è chiaro che i problemi delle pensioni non si risolveranno senza affrontare contemporaneamente anche le questioni delle grandi diseguaglianze e debolezze nel mercato del lavoro di oggi.

La riforma della previdenza dovrà essere quindi messa in relazione con le misure che si stanno discutendo in tema di lavoro e in particolare di lavoro dei giovani e delle donne. Il Governo, attraverso il Ministero del lavoro, si dice disponibile a discutere con i sindacati il nuovo modello, un “vaso da plasmare insieme”, ha detto Elisabetta Cesqui.  Tra gli esperti coinvolti in questo percorso di costruzione della riforma che sostituirà la legge Fornero nella riunione di oggi era presente anche l’ex ministro Cesare Damiano.

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