Pnrr impantanato: per la sanità speso meno di un quarto del previsto. Al palo anche la spesa per inclusione e coesione sociale

27 MARZO 2023 – ilfattoquotidiano.it

Solo 79 milioni contro i 343 preventivati (su 15,6 miliardi totali) per la “missione” Salute. Meno di 240 milioni contro i 631 previsti per Inclusione e coesione sociale, che di miliardi a valere sul Pnrr ne ha a disposizione 19,8 totali. E 2,4 miliardi contro i 6,4 che avrebbero dovuto essere utilizzati per la transizione ecologica, il capitolo più pesante con 59,4 nell’intero arco del piano. Sono le cifre che l’Italia è riuscita a spendere nei primi tre anni di operatività del Piano nazionale di ripresa e resilienza a confronto con il cronoprogramma iniziale del governo Draghi. Il quadro, che dà la misura del pantano in cui è finito il Recovery e spiega l’appello del capo dello Stato Sergio Mattarella a “mettersi alla stanga”, emerge dalla preoccupante ricognizione della Corte dei Conti che sarà presentata martedì al Parlamento. Le tabelle del documento non si limitano a sancire che al dicembre 2022 – escludendo gli esborsi per crediti d’imposta che operano in automatico – solo 10 dei 191,4 miliardi della Recovery and resilience facility (il 6%) era stato “messo a terra”. Ma permettono anche di ricostruire con un certo dettaglio quali capitoli scontino i maggiori ritardi, dovuti come è noto a un enorme deficit di capacità amministrativa non colmato in tempi utili oltre che a problemi contingenti come l’aumento dei costi delle materie prime che ha rallentato l’aggiudicazione di alcuni appalti.

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