Povera Italia

18 Ottobre 2022 – lastampa.it – DOMENICO AGASSO

Oltre 5 milioni di indigenti assoluti, un record. La Caritas: mantenere il reddito. L’Istat: l’inflazione vola ai livelli del 1983 e pesa di più su chi può spendere meno

ROMA. Mai in Italia ci sono stati così tanti poveri come in questo tempo di pandemia e guerra. Secondo il Rapporto della Caritas sono 5,5 milioni – quasi 2 milioni di famiglie – e nel 2021 gli aiuti sono aumentati del 7,7%. Lo scenario descritto è drammatico. L’indigenza assoluta raggiunge un nuovo massimo storico dopo l’anno dell’esplosione del Covid, il 2020. Il cardinale presidente della Cei, Matteo Maria Zuppi, in un videomessaggio per la presentazione del report, denuncia che l’ascensore sociale è rotto, e si rivolge direttamente al governo che verrà su un tema specifico: «Sappia affrontare con molto equilibrio il problema del reddito di cittadinanza», che è stato percepito «da 4,7 milioni di persone, ma raggiunge poco meno della metà dei poveri assoluti». Quindi c’è un «aggiustamento da fare ma mantenendo questo impegno che deve essere così importante in un momento in cui la povertà sarà ancora più dura, ancora più pesante e rischia di generare ancora più povertà in quelle fasce dove si oscilla nella sopravvivenza, che devono avere anche la possibilità di uscire da questa “zona retrocessione”».

Le persone supportate dai centri di aiuto della Conferenza episcopale italiana l’anno scorso sono state 227.566. Si tratta soprattutto di stranieri. Sette richieste di sostegno su dieci riguardano il pagamento delle bollette, spiega il presidente di Caritas italiana, monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli, nel giorno in cui l’Istat conferma le stime sull’inflazione, che a settembre è aumentata dell’8,9%, con il carrello della spesa che cresce del 10,9% (non succedeva dal 1983).

Nel XXI dossier della Caritas su povertà ed esclusione sociale, intitolato “L’anello debole”, si legge che rispetto al 2020 è stato registrato «un incremento del 7,7% del numero di beneficiari supportati». Non sono sempre «nuovi poveri»: si riscontrano anche «persone che oscillano tra il dentro fuori dallo stato di bisogno»…

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