Altre scosse di terremoto in Turchia e Siria. Quasi 5 mila morti ma si teme siano molti di più

lastampa.it – 07 Febbraio 2023

L’Anatolia spostata di tre metri. Il presidente turco: «È il più grande disastro dal 1939». Tajani: «Manca all’appello un italiano per lavoro in Turchia. Guterres: «L’Onu è pronta a supportare l’emergenza». Già 7800 le persone tratte in salvo. Seimila edifici distrutti, oltre 20 mila feriti

Un violentissimo terremoto di magnitudo 7,8 ha colpito ieri una vasta area al confine tra Turchia e Siria. L’onda d’urto ha fatto crollare migliaia di palazzi e il numero dei morti, destinato comunque a salire, sta per toccare la soglia dei 5000 morti. Secondo gli esperti la forza devastante del sisma è stata pari a 100 atomiche. Decine di migliaia i feriti, con centinaia di famiglie sotto le macerie. Il suolo dell’Anatolia si è spostato di almeno tre metri e le scosse hanno avuto una tale violenza da essere state avvertite fino in Groenlandia. In Italia è scattata l’allerta tsunami, poi revocata: la circolazione dei treni, nelle regioni del Sud, è stata sospesa alle 6.30, per poi riprendere regolarmente. Da tutto il mondo sono partiti i primi team di soccorso. Sono 243 le scosse di assestamento registrate lungo la zona di confine tra Turchia e Siria dopo il sisma. A renderlo noto è Yunus Sezer, a capo dell’Autorità per la gestione delle emergenze turca, Afad. Disperso un italiano.«”L’Unità di Crisi del ministero degli Esteri ha rintracciato tutti gli italiani che erano nella zona del sisma. Tranne uno. Si sta cercando ancora un nostro connazionale, in Turchia per ragioni di lavoro. La Farnesina, fino ad ora, non è riuscita ad entrare in contatto con lui». Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

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