Virus, nuovo giro di vite in Piemonte. Da lunedì lezioni a distanza in tutte le superiori, posti dimezzati su treni e bus.

Il governatore firma l’ordinanza per il Piemonte: “Si ammalano gli studenti delle superiori perché usano i mezzi pubblici”

di Mariachiara Giacosa,Jacopo Ricca – La Repubblica – venerdì 30 ottobre 2020

Il 75 per cento di didattica a distanza alle superiori non basta. Oggi il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, ha deciso lo stop totale delle lezioni in presenza per le scuole superiori a fronte della crescita dei contagi e dei perduranti problemi di affollamento dei mezzi di trasporto pubblico.
Un ulteriore passo avanti dopo la decisione la scorsa settimana di far seguire le lezioni da casa al 50 per cento per le classi dalla seconda alle quinta superiore, e anche rispetto al successivo Dpcm del governo che ha fissato il limite al 75 per cento, senza distinzioni tra le classi. L’ordinanza è stata firmata oggi, dopo un definitivo confronto con l’ufficio scolastico regionale, che è comunque già informato, e entrerà in vigore lunedì.
La valutazione sulla nuova stretta – 100 per cento di scuola online per tutte le secondarie superiori – alle lezioni in presenza è stata fatta dai dati sui contagi delle ultime settimane, con 1067 studenti positivi, che “costringono” in quarantena 687 classi, oltre 11.600 compagni e quasi duemila persone tra insegnanti e personale Ata.
La percentuale più alta dei contagi si registra appunto alle superiori: al nido c’è appena l’1 per cento del totale, così come alla scuola dell’infanzia; il 3,7 alle elementari e medie e il 9 per cento nella fascia tra i 14 e i 18anni. Con il ritorno alla didattica a distanza per i ragazzi più grandi si potrebbe quindi ridurre il rischio generale di contagi a scuola e in famiglia, così pure sui mezzi di trasporto che restano uno dei fronti più caldi di questa seconda ondata della pandemia per la diffusione del virus.
L’altra parte dell’ordinanza riguarda infatti i trasporti: la capienza sui mezzi pubblici sarà ridotta del 50 per cento. “Da lunedì – ha detto Cirio – avremo anche il traffico del trasporto locale pubblico con capienza ridotta dall’80% al 50. Non possiamo nasconderci di fronte al fatto che i contagi non arrivano dal parrucchiere, al bar o al ristorante ma dai trasporti. Allora interveniamo in maniera chiara. Per non far pagare a tutti il prezzo bisogna intervenire in maniera chirurgica dove serve. Tutti i virologi ci dicono che è sui mezzi pubblici che ci si contagia, come dimostrano anche le fasce d’età degli studenti contagiati: si ammalano gli studenti delle superiori perché usano i mezzi. Lockdown no, ma interventi mirati e precisi sì”.
“Abbiamo previsto nell’ordinanza – dice inoltre Cirio – di portare al 75% fisso lo smart working all’interno di tutti gli uffici regionali e delle aziende regionali, salvaguardando solo il personale addetto alle emergenze: uso il plurale perché la nostra è una regione che fa ancora i conti con l’alluvione del 2 e 3 ottobre e quindi il personale addetto alle emergenze, che siano sanitarie o alluvionali, garantisce la presenza. Poi – ha aggiunto – abbiamo fatto nostra la circolare del governo per lo smart working di almeno il 50 per cento in tutti gli uffici pubblici”.